Lorenzoni e Possamai: rilanciare le terme

Il “sentiero delle cascate” sopra Recoaro Terme è stato il protagonista della seconda passeggiata pensata dal candidato del Partito Democratico al Consiglio regionale del Veneto Giacomo Possamai che si è svolta domenica 2 agosto, alla quale ha partecipato anche Arturo Lorenzoni, candidato del Centrosinistra alla Presidenza della Regione.

È stata l’occasione ideale per parlare, grazie anche agli interventi della guida alpina Paolo Asnicar e dell’esperto del settore idrico Luciano Caleffi, di un tema fondamentale per il nostro territorio: l’acqua, in tutte le sue forme. Per Recoaro l’acqua è stata ed è tuttora una risorsa importantissima, e proprio sull’acqua ha costruito storicamente la propria fortuna turistica: infatti, per secoli è stata meta di moltissimi villeggianti, tra cui Friedrich Nietzsche e Giuseppe Verdi, che hanno scelto di unire alla bellezza dei luoghi le cure termali. Ma l’acqua ha rivestito e riveste anche una grande importanza sul piano occupazionale: lo stabilimento di imbottigliamento ha sempre dato lavoro a moltissimi abitanti della zona, che hanno così potuto restare sul territorio e far vivere Recoaro. Infine, l’acqua riveste una grande importanza sul fronte dell’approvvigionamento idrico perché la zona è incontaminata, con falde di ampia disponibilità, tant’è che Recoaro è stata designata quale punto di emungimento per portare, tramite il “tubone” anti-Pfas, acqua pulita verso le zone rosse del territorio vicentino.

Da alcuni anni, purtroppo, il recoarese si caratterizza però per un costante calo delle presenze turistiche stagionali, oggi assestate intorno alle 23 mila annue, con evidenti ricadute per ciò che concerne il tessuto economico, sociale, demografico e turistico.

La principale fonte di attrazione turistica di Recoaro sono sempre state le Terme, che da troppi anni attendono dalla Regione un piano strategico che ne consenta il rilancio.

«Ho visitato il complesso termale di Recoaro Terme, un tempo uno dei più prestigiosi d’Europa, oggi aperto solamente grazie all’iniziativa di alcuni imprenditori locali, ma privo delle condizioni per sostenere investimenti di rilancio del complesso sanitario ed alberghiero - spiega Arturo Lorenzoni - È una risorsa del territorio che doveva essere sostenuta da un investimento cospicuo della regione Veneto a partire dalla fine degli anni 90, quando entrò nella proprietà della regione, ma solo una minima parte di questo investimento è stato fatto. E così negli ultimi vent’anni sono stati persi il 90% degli ospiti. Oggi dobbiamo creare le condizioni perché ci sia una concessione di lungo termine e possano essere fatti gli investimenti necessari per riportare questo posto stupendo allo splendore di un tempo. Sono convinto che le risorse ambientali ed economiche vi siano, serve una visione da parte della proprietà regionale».

«Il rilancio delle Terme sarà possibile solo se sarà accompagnato dal rilancio di tutta Recoaro - dichiara Giacomo Possamai - La limitazione degli spostamenti sulle lunghe distanze sta facendo riscoprire a tante persone il turismo di prossimità ed è l’occasione mettere a punto una nuova vocazione per la vallata dell’Agno con ecoturismo, ospitalità diffusa, sentieri e piste ciclabili, percorsi salute e attività di wellness. Serve in sostanza un patto tra Regione, Provincia, Comune ed operatori locali per costruire le condizioni per una nuova identità turistica del territorio: servono ad esempio investimenti importanti sulle strutture alberghiere, che devono essere accompagnati da linee strategiche di finanziamento tramite i contributi europei gestiti dalla Regione».