La Regione nomini Crisanti commissario, per la tutela dei Veneti

«Sono settimane che chiedo alla Regione di nominare il professor Andrea Crisanti commissario all’emergenza Covid: una scelta che non avrebbe bisogno di spiegazioni visto che quanto ha fatto, e cosa continua a dire, è sotto gli occhi di tutti; così come i suoi meriti». Il candidato del centrosinistra alle elezioni regionali, Artuto Lorenzoni, torna sulla proposta di una gestione ‘scientifica’ dell’emergenza Covid.

«E invece Zaia cosa fa? Decide di spostare risorse, competenze e gli indirizzi a Treviso elevandolo a punto di riferimento delle Microbiologie», afferma il candidato. «Non intendo commentare il valore di Treviso, nonostante l’elevato numero di contagi e le ombre che qualcuno ha avanzato rispetto al rapporto con un laboratorio privato. Mi limito a sottolineare con estrema forza che interrompere il lavoro di Padova per spostarlo, in una fase emergenziale, significa far perdere tempo e competenze preziose».

«Una scelta, evidentemente, dettata dalla politica e dall’invidia, non da una reale attenzione per la salute di tutti noi cittadini. È tempo di finirla con la politica che vuole prendere il posto della scienza a seconda delle convenienze: è inaccettabile sempre, tanto più in un momento di emergenza».

È tempo di cambiare, afferma Lorenzoni, e superare «la pratica dei direttori generali scelti a tavolino dal presidente della regione senza neppure condividerli con la giunta se non con il consiglio. Cambiamo per andare oltre il risiko delle poltrone. Oltre quella centralizzazione che anziché rendere efficiente il sistema, e i conti, garantisce solo alla politica di avere potere di vita o di morte su ospedali, medici, posti letto e professionisti della sanità a seconda delle simpatie e dell’allineamento politico».

«La sanità è un bene di tutti i cittadini», conclude Lorenzoni, «per la quale viene speso l’80 per cento del budget regionale, ovvero dei nostri soldi: abbiamo il diritto alla trasparenza e il diritto di sapere che gli investimenti sono rivolti al bene comune e non al consolidamento di una rete di propaganda e consenso. Zaia ci ripensi e nomini Crisanti: faccia finalmente l’interesse dei Veneti».