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EMERGENZA COVID

EMERGENZA COVID, Lorenzoni: «La Regione nomini Crisanti commissario all’emergenza»

Padova, 16 luglio 2020

«Ogni giorno il presidente Zaia ci dice la sua sul virus forte degli studi in veterinaria e, giorno dopo giorno, senza alcuna possibilità di contraddittorio dice a noi veneti come ci dovremmo sentire. Bene: io da cittadino veneto, prima ancora che da candidato, non mi sento al sicuro».

Arturo Lorenzoni, candidato presidente del centrosinistra, passa in rassegna le principali dichiarazioni che dalle abituali conferenze stampa delle 12,30 - che dovevano essere concluse prima il 4 maggio e poi il 30 giugno ma intanto continuano – sono emerse.

«A giorni alterni – spiega Arturo Lorenzoni – siamo passati da ‘il virus è un'invenzione mediatica’ a ‘l'intero Veneto va considerata zona rossa’, da ‘basta mascherine’ al farmaco giapponese, passando per i famigerati tamponi ai supermercati sino al trattamento sanitario obbligatorio, dal virus artificiale che perde forza sino ai test rapidi costosissimi e non efficaci, senza trascurare tutto quello che dovrà emergere sulle case di riposo attraverso la commissione d'inchiesta nonostante dalla Regione siano stati concessi tempi molto stretti».

«In questa bulimia mediatica e di annunci – continua il candidato presidente – è stato anche dichiarato che entro metà luglio ci sarebbero state le nuove schede sanitarie attraverso le quali i veneti, i medici e gli operatori della sanità avrebbero dovuto ottenere reali prospettive rispetto alla possibile necessità di gestione di una nuova ondata: anche questo è rimasto lettera morta. Gli ospedali Covid sono tornati a una finta normalità che non garantisce la piena efficienza della gestione ordinaria e gli altri sono sovraccaricati in termini di visite e interventi. Fra l’altro in una condizione di capacità ridotta dovuta anche al drastico calo dei posti letto pubblici calati del 20 per cento (-3.629) negli ultimi anni a favore di quelli della sanità privata, cresciuti nello stesso periodo del 16 per cento (+517). Il peso della sanità privata nel bilancio regionale è cresciuto negli ultimi anni dal 16 al 24 per cento. regionale La riabilitazione, in particolare, è in buona parte affidata a operatori privati con pesanti ripercussioni sulla capillarità del servizio. Noi Veneti non sappiamo più come orientarci non soltanto per l'emergenza, ma anche per le attività di routine; medici e personale sanitario sono allo stremo e stanno compiendo veri e propri salti mortali per gestire una situazione di emergenza continua».

«Io davanti a tutto questo, da Veneto, non mi sento sicuro – conclude Lorenzoni – e credo che una comunicazione che esaspera i toni stia facendo più male che bene ai cittadini e all'economia del nostro territorio: ogni dichiarazione, che smentisce quella del giorno precedente, produce incertezza e instabilità. Dobbiamo avere la coerenza di affidarci alle competenze scientifiche sempre, non solo quando ci serve o riteniamo legittimino le nostre idee. In tutti i campi. Serve una conduzione chiara, competente e sobria ed è proprio per questo che chiedo alla regione di nominare il Professor Andrea Crisanti commissario all'emergenza Covid».


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Ufficio Stampa

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La Coalizione

Leggi la Lettera ai Veneti di Arturo

Arturo Lorenzoni

Candidato Presidente alla Regione Veneto

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